Oltre il mare
è una poesia che invita a un viaggio interiore, a spingersi oltre i confini del
tempo e dello spazio per esplorare le radici profonde della nostra esistenza.
Con versi densi di immagini evocative, la poesia ci conduce in un dialogo con
l’infinito, là dove risiedono i nostri ricordi più antichi e i misteri
dell’eternità. È un richiamo a "abitare" oltre ciò che vediamo, a
cercare nelle "crepe di Memoria" le tracce di un passato che vive
dentro di noi. Un invito, insomma, a scoprire quel mare simbolico che racchiude
la nostra essenza.
Oltre
il mare
Mutano
i corsi dei tempi
approcci
concreti al divenire
uomini
antichi in filigrana
ritornano
nelle crepe di Memoria
improvvisando
dialoghi da retori oscuri
Il
tempo: navighiamo dentro
oltre
il mare bisogna abitare
C’era
un tempo in cui non eri
al
di qua del mare
l’Infinito
… l’Eternità
domandalo
all’essere tuo
assapora
la voragine dei tramonti
Racconta
l’inizio dei tuoi giorni
Al
di qua del mare.
Racconta
…
Oltre
il mare bisogna abitare.
Tu sei incredibile, e lo dico in senso buono e positivo. Oltre alle immagini evocative che la poesia suscita ed oltre la spinta emotiva a guardarsi nel profondo del nostro animo e delle memorie anche dell'umanità, tu hai questo dono di chiudere le tue liriche con un verso che di fatto è una poesia nella poesia e che la sintetizza perfettamente.
RispondiElimina"Oltre il mare bisogna abitare". Se anche tu avessi scritto solo questo verso, la poesia sarebbe stata stupenda.