"La leggenda di Mezzafaccia" di Cinzia Fabretti è un romanzo che si addentra nei meandri più oscuri dell'animo umano, avvolgendo il lettore in un'atmosfera misteriosa e inquietante. La storia ruota attorno alla figura enigmatica di Mezzafaccia, un personaggio leggendario la cui presenza aleggia come un'ombra sulle vite dei protagonisti. Fabretti mescola abilmente storia, folclore e thriller psicologico per creare un'opera che intrattiene e spinge a riflettere.
La trama si sviluppa in un contesto rurale e isolato,
dove le superstizioni sono ancora vive e i segreti del passato sembrano non
voler rimanere sepolti. La tensione narrativa è costante, mantenuta da una
scrittura evocativa e ricca di dettagli che immergono il lettore in un ambiente
sospeso tra realtà e leggenda. La forza del romanzo risiede proprio nel suo
equilibrio tra questi due mondi: la realtà tangibile fatta di paure, relazioni
e sentimenti umani, e il mondo della leggenda, che rappresenta i lati più
misteriosi e inesplorati dell'esistenza.
Mezzafaccia non è solo una figura mitica, ma un
simbolo delle paure che ogni comunità porta con sé, paure che affondano le
radici nel passato e si riflettono nelle scelte e nei comportamenti del
presente. Fabretti ci accompagna in un viaggio che esplora il concetto di
colpa, redenzione e identità, facendo emergere domande profonde senza mai
perdere di vista il ritmo narrativo.
La caratterizzazione dei personaggi è un altro punto
di forza del romanzo. Ognuno di loro è ben delineato, con un passato che si
intreccia con quello della comunità, contribuendo a creare un intreccio
complesso e stratificato. In particolare, la protagonista offre una visione
unica e umana, costretta a confrontarsi con le proprie paure e con la realtà di
un mondo che sembra sfuggirle di mano.
In conclusione, La leggenda di Mezzafaccia è
un romanzo che incanta e inquieta allo stesso tempo. Cinzia Fabretti dimostra
una grande padronanza del genere fantasy-thriller, utilizzando con maestria
l'ambientazione rurale e l'atmosfera gotica per costruire una storia avvincente
e ricca di tensione. Consiglio vivamente questo libro a chi ama le storie che
sanno intrecciare mistero, suspense e un tocco di riflessione esistenziale.
Una recensione così non credo di ricordarla. Sono senza parole, va oltre la fiducia che io autrice ho nel mio libro. Proprio vero che un romanzo pubblicato non appartiene più a chi lo scrive ma a chi lo legge, che può viverlo in modo personale e sentirlo in modo forte. Sono felicissima e, inutile nasconderlo, davvero commossa. Grazie infinite
RispondiEliminaGrazie a te per il bel romanzo che hai scritto: è stata una bella sorpresa oltre che una bella scoperta di te come persona che come autrice. Prossimamente scriverò anche una recensione di "Inurasi. Il paese dei Venti", l'ultimo tuo romanzo. Alla prossima, allora: è una promessa!!!
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