Siracide 30, 21-22
Nel libro del Siracide, troviamo una profonda e risonante verità: "Non abbandonarti alla tristezza e non tormentarti nei tuoi pensieri. La gioia del cuore è vita per l’uomo; la contentezza gli moltiplica i giorni." Queste parole ci offrono una guida preziosa, invitandoci a riflettere sulla nostra attitudine verso la vita e sulle emozioni che scegliamo di coltivare.
La tristezza è un'emozione umana naturale e, in certe fasi
della vita, può sembrare ineluttabile. Le sfide quotidiane, le perdite e le
delusioni possono farci sentire sopraffatti. Tuttavia, il Siracide ci esorta a
non rimanere intrappolati in questo stato di malinconia. La tristezza, sebbene
reale, non deve definire la nostra esistenza. Possiamo fare una scelta
consapevole: cercare la gioia, anche nei momenti difficili.
La gioia del cuore è descritta come "vita per
l’uomo". Questo ci ricorda che la gioia non è solo un’emozione
superficiale, ma una forza vitale che permea ogni aspetto della nostra
esistenza. Essa ci dona energia, ci motiva a perseguire i nostri sogni e ci
sostiene nei periodi di difficoltà. Quando siamo aperti alla gioia, iniziamo a
vedere il mondo con occhi diversi. Ogni giorno diventa un’opportunità per
scoprire bellezza e significato, e la vita si trasforma in un viaggio ricco di sorprese.
La contentezza, d'altra parte, è una pratica attiva. Non è
semplicemente la mancanza di desiderio o l’accettazione passiva della vita così
com’è, ma piuttosto un atteggiamento di gratitudine e apprezzamento per ciò che
abbiamo. Imparare a essere contenti richiede sforzo e consapevolezza. Possiamo
iniziare a riconoscere le piccole cose che rendono la nostra vita speciale: un
sorriso, un gesto gentile, il profumo di un caffè appena fatto, il calore del
sole sulla pelle. Questi momenti, spesso trascurati, sono i veri tesori della
vita.
La frase del Siracide suggerisce che la contentezza
moltiplica i giorni. Ciò implica che quando scegliamo di essere felici e grati,
non solo arricchiamo la nostra vita, ma anche quella di chi ci circonda. La
gioia è contagiosa: un cuore contento ha il potere di sollevare gli altri.
Quando irradiamo felicità, creiamo un'atmosfera positiva che può influenzare le
persone intorno a noi, ispirandole a trovare anche loro motivi di gioia.
Coltivare la gioia e la contentezza può richiedere pratica e
impegno, e con la giusta prospettiva, possiamo allenare la nostra mente a
cercare e riconoscere il bene, anche nei momenti di avversità. La meditazione,
la riflessione e la pratica della gratitudine sono strumenti efficaci per
sviluppare questo atteggiamento. Iniziare un diario della gratitudine, ad
esempio, può aiutarci a focalizzarci sulle esperienze positive e sulle
benedizioni quotidiane.
In conclusione, la saggezza del Siracide ci invita a non
lasciare che la tristezza prenda il sopravvento. Possiamo scegliere la gioia
come una pratica quotidiana, nutrendo il nostro cuore con pensieri positivi e
gratitudine. La vita è un dono, e la gioia del cuore è la chiave per viverla
appieno. Scegliamo di affrontare ogni giorno con un cuore aperto e una mente
serena, e vedremo come la nostra esistenza si arricchirà di significato e
bellezza.
Sappiamo tutti che gioia, felicità contentezza abbisognano anche di presupposti che non minino la serenità: salute, volontà, desiderio. E dobbiamo far fronte a ogni difficoltà, con tenacia, passione, speranza.
RispondiEliminaEsistono tuttavia infinite persone che si abbattono, vanno in depressione, non si accontentano e si lamentano a prescindere, e sono tossiche anche per chi le frequenta.
Aiutiamole, ma pronti anche a lasciarle al loro destino, quando diventano cattive e arroganti oltre che sciocche.