E quando apparirai sul confine rosso dell'orizzonte beneamata agognata immagine non sciogliere i tuoi contorni nei colori dei tramonti.

lunedì 13 ottobre 2025

Post muto

Questa settimana il post lo scrivete voi.

Ho deciso di fare un esperimento: restare in silenzio e lasciare che a parlare siate voi, lettori.

Nessun tema, nessuna traccia, nessuna parola da parte mia.

Solo uno spazio bianco, aperto, libero.

Scrivete nei commenti ciò che vi passa per la mente: un pensiero, una frase, un ricordo, una poesia, o anche solo una parola.

Vediamo cosa accade quando il silenzio diventa voce collettiva.


“Il silenzio non è vuoto: è pieno di risposte.”


10 commenti:

  1. Son rari e poco ascoltati ormai i buoni maestri. Così come son rare le persone che hanno la capacità di lasciar la parola agli altri per ascoltare e imparare qualcosa dal prossimo.

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  2. Sono convinto che dei buoni post, si senta la mancanza quando latitano, e te sei uno di quelli che riesce ogni volta titillare, intrigare, incuriosire.. proporre ed esporre.. approfitto di questo invito per sollecitare tue storie e punti di vista, quelle che sonnecchiano nei vuoti, spesso causati dal tempo tiranno che ci strozza, anche quando siamo noi, in piena autonomia ma sicuramente incoscienza, a farci strozzare..

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  3. Di Giuseppe Marino c'è ne uno solo.

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  4. Bella sta cosa, Giuseppe.
    Una paginetta di diario pubblica.
    Io, in questo momento, racconterei tutta la mia confusione al pensiero di un trasloco imminente. L'ennesimo. Ma stavolta, spero, definitivo, perché abbiamo abitato in case non nostre, questa, invece, lo è. Abbiamo acquistato un bell'appartamento a Roma, che ora necessita di una serie di interventi prima del trasloco e sono rientrata da Monaco anche per questo e... ho mille pensieri e non so da dove cominciare, anche se ho cominciato e... Cose belle, comunque, dai. 💪🏻😉

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  5. La mia maestra era una donna d'altri tempi, devota e severissima.
    Un giorno ci diede da scrivere un compito dal tema libero: ciascuno poteva scegliere quello che più gli interessava. Eravamo ancora bambini di una scuola elementare d'altri tempi, con una maestra che già a quei tempi era lei stessa d'altri tempi; figuratevi la sorpresa quando lesse il titolo del mio tema: la libertà!!! Non mi ricordo di aver scritto niente di speciale ma semplicemente la scelta del titolo fu considerata un evento inaudito.
    All'epoca ero convinto che libertà significasse poter fare tutto quello che volevo; col tempo ho capito però che fare tutto quello che mi piaceva non mi liberava per niente: la libertà deve avere un necessario legame con la verità.
    "Conoscerete la verità e la verità vi renderà liberi" dice Gesù nel vangelo.
    Sono libero non quando faccio quello che voglio ma quando scelgo quello che è giusto.
    Solo la verità libera l'uomo.
    La verità su se stessi e sul mondo.
    Ma qual'è questa verità che ci libera?
    Possiamo cominciare a dire ciò che non è.
    Non è una teoria; non è un'opinione; non è una ideologia; non è un concetto.
    E' una persona.
    "Io sono la via, la verità e la vita"; Gv. 14,6.
    La verità si è incarnata.
    Ha lavorato con mani d'uomo.
    Ha parlato con voce umana.
    Ha amato con cuore di carne.
    Ha sofferto sino all'ultima goccia del suo sangue.
    Per dirci cosa?
    "Ecce homo"; questo è l'uomo.
    Solo nella misura in cui ci identifichiamo con Lui saremo veramente liberi.
    Il cristianesimo non è una religione; è un manuale d'istruzioni d'uso della vita

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    1. La mia maestra di italiano delle elementari ci dava spessissimo questa traccia: "penso e scrivo". La amavo ❤️

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  6. Visto il tema del post, direi che ci sta bene una citazione dello scrittore americano Chaim Potok: "Ho cominciato a rendermi conto che si può ascoltare il silenzio e imparare da esso. Ha una dimensione e una qualità tutta sua".

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  7. Il silenzio è un bellissimo rumore per chi sa ascoltare non solo con le orecchie.
    Un salutone

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  8. "Non so se esiste un gesto più affettuoso di quello. Al mondo, dico. Più affettuoso di un sorriso sulle labbra di chi sta peggio di te, ma come per proteggerti dal male che sente, cosa fa? Ti sorride. Non lo trovi facilmente chi lo sa fare, quasi sempre un genitore, qualche volta un amore, e quando succede è una carezza sugli occhi, un appoggiarsi gentile. È per questo che ci cerchiamo, è per questo che quando ci troviamo lo sappiamo, è per questo che restiamo con chi restiamo. Che fra tutti i miliardi che siamo, sono sempre pochi, molto pochi, quelli a cui ci avviciniamo, quelli da cui andiamo.
    Non vai da chi ti ferisce. Vai dai chi ti rimargina." Enrico Galiano.

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  9. Grazie!

    Grazie per questo spazio bianco ,aperto e libero.

    Grazie per questo insolito modo di abitare un post che richiama si lo spazio, ma soprattutto il tempo.

    Grazie di aver messo il tuo tempo nel nostro tempo ed il nostro nel tuo .

    Grazie per questo tempo che ci esplora internamente non come entità esterna ,ma come forza interiore legata alla nostra coscienza, alla memoria , all'attenzione e all'attesa.

    Grazie per aver dato voce al silenzio.

    Grazie :una semplice parola che racchiude l'immensa gratitudine verso tutto ciò che si rivela a noi quotidianamente sotto forma non così scontata ,connettendoci alla nostra ricchezza interiore e circostante.

    L.

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