Questa poesia trasmette una sensazione intensa di tradimento, amore e ciclicità temporale, intrecciando immagini potenti con una struttura che richiama il ritorno e l'inevitabilità. I "trenta sicli d'argento" evocano il simbolo del tradimento biblico, ma qui sembrano fondersi con una natura vibrante, quasi testimone silenziosa e partecipe. I ranuncoli gialli impregnati di sangue offrono una contrapposizione tra la bellezza e la violenza, mentre il movimento delle foglie e le "fremiti voci" amplificano il senso di vita e di precarietà.
La ripetizione dei versi rafforza l'idea di un ciclo
eterno e immutabile, dove "identiche volano parole" nonostante il
tempo e gli atti si consumino. Il testo esplora temi universali come l'amore,
il dolore e il tradimento, con una chiave intima e delicata.
L’attimo
Trenta
sicli d’argento bastarono
ricompensati
da ranuncoli gialli
impregnati
di gocce di sangue
tremolano
un poco le foglie del ramo
ascolta
le fremiti voci
negli
attimi fuggenti ricordano
oggi
come l’ieri d’un tempo
Baci
si odono: è amore
identiche
volano parole
trenta
sicli d’argento bastarono
tremolano
un poco le foglie del ramo
identiche
volano parole
Mi piacciono le ripetizioni a sottolineare, ad evidenziare.. e questi versi in clima natalizio neanche troppo vagamente malinconici, ci ricordano che l'amore dovrebbe sovrastare di fragore tutto questo pessimo mondo che non impara mai e da nulla..
RispondiEliminaMa c'è anche una scintilla: ed è quel fragore dell’amore, che, se solo fosse ascoltato, potrebbe davvero sovrastare ogni ombra.
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