giovedì 21 novembre 2024

Coltivare la Bellezza: l'arte di cogliere il positivo nella vita quotidiana

"Cogli dunque le cose positive, quando e dovunque esse si presentino"

 

Julien Offray de La Mettrie (1709-1751)

 

La frase di Julien Offray de La Mettrie, "Cogli dunque le cose positive, quando e dovunque esse si presentino", racchiude in sé un invito profondo a sviluppare una visione attenta e consapevole della vita. La Mettrie, noto per la sua filosofia materialista e il suo approccio razionale all'esistenza umana, in questa affermazione ci sprona ad abbracciare un atteggiamento positivo, capace di cogliere le bellezze e le gioie anche nelle pieghe più nascoste della nostra realtà.

L'invito a "cogliere" le cose positive non si riduce a una semplice esortazione a ignorare le difficoltà, ma piuttosto suggerisce una forma di discernimento attivo. È un’arte che richiede consapevolezza e una forma di esercizio interiore che, a volte, può sembrare difficile. I social media, i media tradizionali, ma anche la nostra stessa riflessione quotidiana, sono spesso saturi di negatività, creando un clima di sfiducia e disillusione. Eppure, La Mettrie ci chiede di fermarci e di fare uno sforzo: quando ci troviamo di fronte alla difficoltà, dobbiamo allenare lo sguardo a vedere anche ciò che è bello, che è positivo, che può nutrire la nostra anima.

In questo senso, la frase diventa una guida per una vita più piena, una forma di pratica che implica il riconoscimento attivo di ogni piccolo bene che si palesa sul nostro cammino. Non si tratta di vivere con il paraocchi, ignorando le problematiche o chiudendo gli occhi di fronte al dolore, ma di avere la capacità di saper guardare anche al di là delle ombre, per cogliere la luce. Questo atteggiamento richiede pazienza e apertura mentale, ed è una scelta che non sempre ci viene naturale, soprattutto quando ci sentiamo sopraffatti dalle difficoltà.

Cogliere le cose positive può anche significare riconoscere il valore di ciò che ci circonda, in un modo che vada oltre l'ovvietà. Ogni momento di bellezza, ogni piccolo gesto gentile, ogni istante di serenità che sembra affiorare, può essere un’occasione per esercitare la gratitudine. Si tratta di allenarsi a vedere il positivo, a scegliere di farlo nostro, come se fosse un atto di coraggio e di speranza. La frase di La Mettrie ci invita a non accontentarci della superficie delle cose, ma a scavare più a fondo, a scoprire che spesso la bellezza si nasconde nei luoghi più inaspettati, proprio quando pensiamo che nulla più possa sorprenderci.

Questo sguardo verso il positivo non è, tuttavia, una fuga dalla realtà. Non significa ignorare le difficoltà esistenti, ma piuttosto sviluppare una resilienza che ci permetta di affrontare i momenti bui con una visione equilibrata. È la capacità di accogliere il bene e il male senza essere travolti da entrambi. In letteratura, ad esempio, i protagonisti che riescono ad affrontare le tragedie più gravi sono spesso quelli che, pur nel dolore, riescono a trovare una fonte di speranza, una luce, anche se flebile, che illumina il cammino. È come se la loro visione fosse in grado di selezionare ciò che è prezioso in mezzo alle difficoltà, valorizzando ogni piccola opportunità di crescita e di bellezza.

La Mettrie, con la sua visione materialista e razionale, non intende suggerire una forma di ottimismo cieco, ma piuttosto una forma di realismo consapevole. L'atto di cogliere ciò che è positivo diventa una forma di libertà. Non è passività, ma una scelta attiva, un impegno quotidiano a scegliere di concentrarsi sulle opportunità che la vita ci offre, anche quando sono minuscole o difficili da individuare. Questa filosofia è lontana da una visione ingenua della realtà: piuttosto, ci spinge ad essere più consapevoli, più attenti e più sensibili alle sfumature della vita, a riconoscere che anche nel caos c'è ordine e bellezza da apprezzare.

In fondo, la riflessione di La Mettrie ci propone una visione di vita che si fonda sulla consapevolezza, sulla capacità di vivere nel presente con gratitudine e apertura. La sfida sta proprio nel riuscire a mettere in pratica questa consapevolezza, nel coltivare l’abilità di vedere ciò che c'è di positivo intorno a noi. Il vero atto di coraggio può consistere nel guardare al mondo con occhi nuovi, capaci di riconoscere la bellezza e la positività anche nei momenti più difficili, quando sembra che tutto si stia sgretolando.

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