“L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.”
Sant' Agostino (354-430)
“L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.” Queste parole di Sant’Agostino sembrano avvolte in un’aura di mistero, quasi a volerci condurre verso una dimensione più profonda e spirituale dell’amore, che va oltre il semplice contatto sensoriale. Cosa voleva dirci il grande filosofo e teologo con questa affermazione? E come possiamo interpretarla nel contesto della nostra vita quotidiana?
L’amore oltre la percezione fisica
Sant’Agostino ci invita a considerare l’amore non come
qualcosa di visibile o tangibile, ma come una realtà intangibile che non si può
vedere con gli occhi né ascoltare con le orecchie. È un sentimento che non
segue le leggi fisiche a cui siamo abituati e che sfugge ai nostri sensi, ma
che possiamo percepire con l’anima e il cuore. L’amore, secondo Agostino, è una
presenza silenziosa e invisibile che si manifesta nei gesti e nei pensieri,
nelle azioni compiute senza clamore, nei sacrifici e nell’accoglienza
dell’altro.
Questa concezione ci fa riflettere su quanto spesso siamo
condizionati a cercare l’amore in segni esteriori: parole, gesti visibili,
conferme tangibili. Tuttavia, l’amore autentico non ha bisogno di grandi
dimostrazioni. È una forza che agisce in modo discreto, che cresce e si
manifesta attraverso azioni che, seppur piccole e silenziose, portano un
impatto profondo e duraturo.
La natura spirituale dell’amore
L’amore, dice Sant’Agostino, “non si cerca con gli occhi del
corpo” perché appartiene a una sfera spirituale. È qualcosa che sentiamo senza
poterlo toccare, un moto interiore che si manifesta nell’empatia, nella
compassione e nella capacità di accogliere l’altro così com’è, senza giudizio o
aspettative. Non si tratta solo dell’amore romantico, ma di una forma di amore
universale, che abbraccia ogni aspetto della nostra vita: l’amore per la
famiglia, per gli amici, per il prossimo e persino per se stessi.
Questa prospettiva spirituale ci invita a considerare
l’amore non come un’emozione passeggera, ma come una realtà eterna che
trascende i limiti umani. È qualcosa che non può essere misurato o definito con
precisione, ma che è presente in ogni momento di generosità, di comprensione e
di sacrificio.
L’amore come presenza silenziosa
“Quando viene a te non si odono i suoi passi.” L’amore non
fa rumore, non annuncia la sua presenza. Arriva senza preavviso e si insinua
nelle nostre vite con la stessa leggerezza di un soffio di vento. Non si odono
i suoi passi, perché l’amore non ha bisogno di essere annunciato: si fa sentire
nel silenzio, nei momenti di ascolto reciproco, nella capacità di restare
accanto a qualcuno senza necessariamente parlare. È quella sensazione di
conforto e calore che proviamo quando qualcuno ci è vicino, anche senza dire
una parola.
Quante volte ci troviamo a cercare conferme d’amore, senza
renderci conto che la vera presenza dell’amore è già lì, intorno a noi, nei
gesti quotidiani che tendiamo a dare per scontati? Un abbraccio, uno sguardo di
comprensione, un messaggio inaspettato: sono questi i passi silenziosi
dell’amore che camminano al nostro fianco senza far rumore.
Cercare l’amore con l’anima
Sant’Agostino ci esorta a cercare l’amore non con i sensi
del corpo, ma con i sensi dell’anima. Cosa significa questo? Significa che
dobbiamo imparare a guardare con il cuore, a percepire con l’intuizione e ad
ascoltare con l’empatia. Cercare l’amore con l’anima significa riconoscere la
sua presenza anche quando non è evidente, apprezzare i piccoli gesti di
gentilezza e saper cogliere il non detto.
In un mondo che esalta l’apparenza e la visibilità,
riscoprire questa dimensione spirituale dell’amore è una sfida. Tuttavia, è una
sfida che vale la pena accettare, perché ci permette di vivere relazioni più
autentiche e di scoprire il valore della vicinanza interiore, anche quando la
distanza fisica ci separa.
Conclusione
La frase di Sant’Agostino ci ricorda che l’amore, quello
vero, non ha bisogno di essere cercato o dimostrato attraverso i sensi. È una
realtà che va oltre la percezione visiva e uditiva, che risiede nell’intimità
dell’anima e che si manifesta nei gesti più semplici e silenziosi. Riconoscere
l’amore in questa forma più elevata e spirituale ci permette di apprezzare la
sua presenza anche quando sembra assente, e di coltivare una consapevolezza più
profonda delle relazioni e dei legami che ci uniscono.
L’amore non si vede, non si sente, ma si percepisce con il
cuore. Non si annuncia con parole fragorose, ma con la dolcezza di una carezza
invisibile. Sta a noi imparare a sentirlo, anche nel silenzio più assoluto.
L'amore è un'entità impalpabile e soggettiva, un dare costante, una partita singola, che non può prevede ritorni, una "carezza invisibile", magari anonima, che non grida e spesso neanche sussurra. Amore come dono infinito, che non deve mai preoccuparsi di essere riconosciuto.
RispondiEliminaÈ vero, l'amore autentico è un dono silenzioso e incondizionato, che non cerca ricompense né riconoscimenti. È una presenza discreta, fatta di piccoli gesti e attenzioni, che spesso rimangono invisibili agli altri ma lasciano tracce profonde. Non so perché, ma la tua descrizione mi ha fatto venire in mente un'affermazione di S. Francesco d'Assisi: "C'è più gioia nel dare che nel ricevere".
EliminaL'amore è intangibile, inafferrabile ed inspiegabile. L'amore è e basta... l'amore nasce e muore, come le persone, l'amore è vivo, più di ogni altro sentimento!
RispondiEliminaL'amore è qualcosa di vivo e potente, difficile da spiegare ma facile da sentire. È questo che lo rende unico.
EliminaUna riflessione molto bella, ma a quale opera di S. Agostino si fa riferimento?
RispondiEliminaLa frase è tratta dalle Confessioni di Sant'Agostino
EliminaQuesto è l'amore vero il più raro da trovare.
RispondiEliminaHai ragione, l'amore vero è raro e prezioso!
EliminaSoprattutto l'amore inteso in senso affettivo, soprattutto fra famigliari e conoscenti di vecchia data, è certamente qualcosa di "irrazionale" e quindi non comprensibile tramite i sensi. All'interno di una famiglia si vivono certamente momenti belli ma, ahinoi, anche momenti più brutti, litigi, tensioni, spesso soprattutto nelle dinamiche genitori-figli vengono pronunciate parole pesanti in preda alla rabbia, vengono commessi gesti eccessivi... Il tipo di parole e di gesti che potrebbero normalmente creare una frattura insanabile. E invece no, quasi sempre l'amore irrazionale e invisibile fa in modo che anche la lite apparentemente più grave nel giro di breve tempo venga subito - irrazionalmente anche questo, ovvio - dimenticata, cancellata, come se non fosse mai successa. Credo che Agostino, da cristiano, si riferisse a quelle persone che riescono a provare qualcosa del genere non solo in ambito famigliare ma con tutti gli esseri umani.
RispondiEliminaÈ vero, l'amore familiare ha una forza speciale che va oltre la razionalità. Anche dopo i litigi più intensi, trova il modo di guarire e perdonare, lasciando andare le parole dure. Credo che Sant'Agostino parli proprio di questo amore, capace di estendersi oltre la famiglia e abbracciare tutti, come un gesto di comprensione e perdono universale. Avessimo a volte questo coraggio!!!
EliminaIl mio commento è sparito?
RispondiEliminaAssolutamente no! Sto avendo un po' di problemi col pc, con la connessione e pure con la schiena. Sono praticamente bloccato e punture a gogo.
EliminaAllora auguri di pronta e piena guarigione!
EliminaSperiamo presto. Grazie!
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