Partiamo insieme da questo incipit:
"La primavera si distendeva lenta e serena, con i suoi
colori freschi e il cielo che si faceva sempre più azzurro. La Pasqua si
avvicinava, portando con sé una dolce sensazione di rinnovamento. Nei campi, i
fiori sbocciavano timidamente, mentre il vento, leggero e gentile, sussurrava
tra i rami degli alberi. Era il momento perfetto per lasciarsi alle spalle
l'inverno e abbracciare la speranza che la stagione nuova portava con sé."
Ora è il vostro turno: continuate la storia, aggiungete i
vostri personaggi, esplorate la magia della primavera, o riflettete sulla
rinascita che la Pasqua simboleggia. Siate creativi, giocate con la parola e
lasciate che la vostra immaginazione prenda il volo!
Non c'è un limite di lunghezza, né regole rigide. Ogni voce
è unica, e ogni racconto ha il suo posto in questo gioco collettivo. Potete
inviare il vostro scritto nei commenti qui sotto o condividerlo sui vostri
blog, ricordando di farmi sapere quando pubblicate il vostro racconto.
Spero che questo tema porti un po' di leggerezza e bellezza
nelle vostre giornate e che la scrittura possa essere un modo per celebrare il
risveglio della natura e delle emozioni.
Aspetto con entusiasmo le vostre storie!
E mi raccomando, aspetta la fine del mese stavolta.. ;) ho già in mente qualcosa di incredibile.. ahah
RispondiEliminaSpero di esserci anche per questo nuovo appuntamento.E di primavere diciamo che me ne intendo,con le tante che mo porto appresso!
RispondiEliminaBuona settimana,ti aspetto nel mio blog.Olga
RispondiEliminaOlga scusa l'apparente intromissione, ma dovresti lasciare qualcosa di te prima, dovrebbe funzionare così, quando si chiede un regalo.. ;)
EliminaLa primavera si distendeva lenta e serena, con i suoi colori freschi e il cielo che si faceva sempre più azzurro. La Pasqua si avvicinava, portando con sé una dolce sensazione di rinnovamento. Nei campi, i fiori sbocciavano timidamente, mentre il vento, leggero e gentile, sussurrava tra i rami degli alberi. Era il momento perfetto per lasciarsi alle spalle l'inverno e abbracciare la speranza che la stagione nuova portava con sé.
RispondiEliminaRudolph conduceva la coppia di ciuchi che trainava un pesante aratro nel suo campo. La lentezza del loro movimento gli permetteva di osservare questo risveglio, come ogni anno, sin da quando, ragazzino, aveva dovuto abbandonare la scuola per aiutare la famiglia. Lui, assieme a suo fratello, andavano ad aiutare il loro padre. Egli insegnò loro l'arte della potatura delle olive e in pochi anni diventarono due esperti, le loro prestazioni erano richieste in tutta la loro zona.
I ciuchi arrivarono al fondo del campo, e, con un fischio, li fece accostare vicino all'olivo. Aveva finito di lavorare quel pezzo di terra, preparandola alla semina, e si sedette all'ombra di una quercia. Con le mani callose consumate dal lavoro, estrasse dalla tasca un canovaccio che racchiudeva la sua merenda: un panino al formaggio.
Mentre addentava la sua meritata merenda, si udiva il baccano che i merli facevano durante la loro stagione d'amore. Come ogni anno, quei suoni e gesti si ripetevano nella quiete, lontano dalle frenesie e rumori delle città. Il tempo sembrava scorrere molto più lentamente, privo di punti di riferimento, se non il sole che nel pomeriggio iniziava a calare dietro la collina. A casa la aspettava la moglie, come sempre, che gli avrebbe preparato un bagno caldo e una sostanziosa cena.