E quando apparirai sul confine rosso dell'orizzonte beneamata agognata immagine non sciogliere i tuoi contorni nei colori dei tramonti.

lunedì 27 gennaio 2025

Oltre gli occhi: scoprire l'essenza delle cose

Quando Antoine de Saint-Exupéry scrive ne Il piccolo principe che “L’essenziale è invisibile agli occhi”, non ci consegna solo una frase memorabile, ma un pensiero universale, una chiave per comprendere il senso profondo della nostra esistenza. Questa breve espressione, apparentemente semplice, è capace di scardinare il nostro modo di guardare il mondo, costringendoci a mettere in discussione ciò che riteniamo importante e ciò che, troppo spesso, lasciamo nell’ombra.

Il termine “essenziale” richiama ciò che è essenza, l’anima di qualcosa o qualcuno. In un fiore, l’essenza non è solo nei suoi petali delicati, ma nel profumo che sprigiona, nella vita che racchiude, nella sua capacità di suscitare emozioni. Analogamente, l’essenziale in una persona non risiede nelle sue apparenze, nei suoi titoli o nei suoi successi esteriori, ma nella sua autenticità, nella profondità del suo cuore, nei valori che la animano. Questo essenziale non si può misurare né quantificare; non si lascia afferrare dagli occhi, ma lo si coglie con il cuore, l’unico strumento davvero capace di vedere oltre.

Saint-Exupéry, attraverso la voce della volpe, ci invita a riflettere sul modo in cui viviamo le relazioni. Troppo spesso ci fermiamo alla superficie, distratti dalle prime impressioni, dai dettagli tangibili e visibili. Eppure, le relazioni autentiche si costruiscono solo quando impariamo a guardare oltre, a cogliere ciò che non è evidente: la tenerezza nascosta dietro un gesto goffo, la forza che si cela in un sorriso malinconico, la bellezza di un’anima che si svela con lentezza. L’essenziale richiede tempo e dedizione per essere riconosciuto.

Questo ci riporta a un altro insegnamento dello stesso libro: “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante.” L’essenziale, infatti, non si manifesta senza un atto di cura. Occorre prendersi il tempo per osservare, per ascoltare, per lasciare che la verità di qualcuno o qualcosa si riveli. La profondità delle cose non si offre a chi guarda con fretta o superficialità.

“L’essenziale è invisibile agli occhi” è anche un invito a un viaggio interiore. Quante volte, presi dalle urgenze quotidiane, perdiamo di vista ciò che è veramente importante per noi? Ciò che ci rende felici, che nutre la nostra anima, spesso non è visibile o tangibile. Non si trova nelle cose che accumuliamo, ma nelle esperienze che viviamo, negli affetti che coltiviamo, nei momenti di silenzio in cui riscopriamo noi stessi. Questa frase ci esorta a ritrovare un dialogo con il nostro cuore, a chiederci cosa sia davvero essenziale nella nostra vita e a mettere da parte tutto il superfluo che ci appesantisce.

C’è un’altra dimensione dell’invisibilità che vale la pena considerare: quella del mistero. Ciò che è essenziale non è solo invisibile, ma anche misterioso, e il mistero non va svelato con forza, ma rispettato e accolto. Ogni persona, ogni relazione, ogni incontro contiene una parte di mistero che non può essere spiegata o razionalizzata. Imparare a convivere con questo mistero è parte del nostro cammino verso la saggezza. L’essenziale non ha bisogno di essere capito completamente; basta sentirlo, accoglierlo, lasciarlo agire in noi.

Infine, questa frase ci invita a coltivare la fiducia. Fiducia che, anche quando il mondo ci appare buio o incomprensibile, l’essenziale rimane lì, invisibile ma presente. Come il seme che germoglia sotto terra prima di spuntare alla luce, ciò che è vero e importante spesso opera nel silenzio e nell’ombra. Non è necessario vederlo per sapere che c’è.

Imparare a riconoscere l’essenziale, a vivere in accordo con questa verità, è forse una delle sfide più grandi che possiamo affrontare. Ma è anche una delle conquiste più profonde e appaganti. E allora, come il piccolo principe, ricordiamoci di guardare con il cuore. Perché è solo attraverso di esso che possiamo scoprire l’essenziale.

18 commenti:

  1. Certamente per stabilire un legame importante - affettivo verso una persona, di interesse verso un'attività - il tempo è fondamentale. In un film del regista giapponese Mizoguchi una giovane sposa confessa a suo padre che si sente ancora a disagio col marito (trattasi di matrimonio combinato come era tradizione a quei tempi), sente il marito freddo, lontano. E il padre le risponde che dopo due sole settimane di matrimonio senza un precedente fidanzamento è normale che sia così, e che per costruire un rapporto profondo, reciprocamente affettuoso, aperto, è necessario del tempo, che anche il marito probabilmente prova una sensazione simile ma col passare dei mesi, man mano che si conosceranno meglio e impareranno a apprezzare le reciproche qualità e a apprezzare i reciproci gesti di rispetto e di affetto, allora quella sensazione di freddezza e lontananza spariranno.

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    1. Le relazioni profonde richiedono tempo, pazienza e comprensione reciproca. Non tutto nasce immediatamente; conoscersi, apprezzare le qualità dell’altro e costruire fiducia richiede gesti costanti e tempo. È un promemoria prezioso: l’affetto e la vicinanza crescono coltivandoli giorno per giorno.

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  2. Saper guardare con il cuore ogni cosa, questo è il segreto per raggiungere l'essenziale. Ma, purtroppo, troppe variabili condizionano la nostra vita e al cuore viene lasciato un giudizio secondario. Basterebbe poco e invece sembra tutto così complicato!

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    1. Spesso lasciamo che le variabili esterne offuschino la voce del cuore. Eppure, il cuore ha una saggezza silenziosa che sa guidarci verso ciò che conta davvero. Forse la vera sfida è imparare a mettere da parte il superfluo e dare spazio a quella semplicità che sembra qualcosa di molto lontana, ma che, magari, è sempre alla nostra portata.

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  3. Ah! Quante volte ho utilizzato la frase "L'essenziale è invisibile agli occhi!" E quante volte ho pensato al piccolo Principe che addomesticava la sua volpe! Quanti alunni ho cercato di addomesticare e quante volte ho cercato di leggere nel loro cuore senza limitarmi alle apparenze! E' una favola adatta veramente a tutte le età, perché i suoi insegnamenti sono universali.

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    1. La frase "L'essenziale è invisibile agli occhi" è un invito a guardare oltre le apparenze, un concetto che risuona non solo nella relazione con gli altri, ma anche nell'educazione, come hai ben detto. Il piccolo principe e la sua volpe ci insegnano che le cose più importanti non sono quelle che vediamo, ma quelle che comprendiamo con il cuore. È una favola che ci parla di amore, di crescita e di consapevolezza, temi che rimangono vivi in ogni fase della vita.

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  4. Spesso il pregiudizio vela le idee, le sensazioni, gli istinti. Vorrebbe metterci in guardia ma capita che distorca l'immagine, non faccia reperire appieno l'essenziale necessario ad ognuno di noi, l'apertura che ci permette di accogliere e anche di essere percepiti per il bello che possiamo e vogliamo mostrare.

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    1. Il pregiudizio agisce come una barriera che impedisce di vedere e comprendere appieno ciò che è autentico e profondo in una persona. Spesso ci impedisce di aprirci veramente, limitando la possibilità di accogliere il bello che risiede nell'altro, ma anche di mostrare chi siamo realmente. Solo superando queste distorsioni possiamo arrivare all'essenziale, permettendo sia a noi stessi che agli altri di esprimere la propria bellezza, interiore ed esteriore. La vera apertura richiede una rimozione di questi veli, per vedere e essere visti senza filtri. Grazie Franco!

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  5. Del Piccolo Principe invece a me piaceva la parte dei tramonti, quella in cui chiedeva al Re di ordinare che il sole tramontasse più volte e lui rispondeva che da ciascuno bisogna esigere solo quel che ciascuno può dare. Penso che sia un insegnamento ancora più profondo, perché spesso il non sapere vedere l'invisibile dipende anche dalle ns aspettative. Abbiamo davanti agli occhi sempre quello che vorremmo e tendiamo a sottovalutare quel che invece c'è

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    1. Il piccolo principe, con la sua innocenza, ci ricorda che spesso le nostre aspettative ci impediscono di apprezzare ciò che la realtà ci offre. Il Re insegna che ciascuno ha i propri limiti e talenti, e aspettarsi l’impossibile non solo è ingiusto, ma impedisce anche di riconoscere il valore di ciò che è davvero possibile. Le nostre aspettative spesso ci accecano, ci fanno desiderare qualcosa che non possiamo avere, e ci fanno perdere di vista la bellezza del presente, quello che è davvero davanti a noi. È un invito a vivere con maggiore consapevolezza, accogliendo ciò che possiamo e siamo capaci di ricevere. Grazie Paola.

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  6. non è che proprio ci costringa :)
    però è un po' come, nel vangelo di giovanni, maria di magdala, invitata a "vedere meglio".
    ciao

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  7. — L’essenziale è invisibile agli occhi” è anche un invito a un viaggio interiore. Quante volte, presi dalle urgenze quotidiane, perdiamo di vista ciò che è veramente importante per noi? Ciò che ci rende felici, che nutre la nostra anima, spesso non è visibile o tangibile. Non si trova nelle cose che accumuliamo, ma nelle esperienze che viviamo, negli affetti che coltiviamo, nei momenti di silenzio in cui riscopriamo noi stessi. Questa frase ci esorta a ritrovare un dialogo con il nostro cuore, a chiederci cosa sia davvero essenziale nella nostra vita e a mettere da parte tutto il superfluo che ci appesantisce

    Imparare a riconoscere l’essenziale, a vivere in accordo con questa verità, è forse una delle sfide più grandi che possiamo affrontare. Ma è anche una delle conquiste più profonde e appaganti. E allora, come il piccolo principe, ricordiamoci di guardare con il cuore. Perché è solo attraverso di esso che possiamo scoprire l’essenziale.


    L’Amore invisibile. Una riflessione sulla frase di Sant’Agostino

    “L'amore non si vede in un luogo e non si cerca con gli occhi del corpo. Non si odono le sue parole e quando viene a te non si odono i suoi passi.”

    Sant' Agostino (354-430


    Beh ,non saprei che altro aggiungere davvero ,se non percepire queste bellissime forme di connessione.Grazie!

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    1. Un bel commento. Grazie per aver sottolineato alcuni passaggi! E, soprattutto, per la frase di Sant'Agostino!

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    2. Più che sottolineare sono evidenti certe connessioni .

      Si ,bellissimi post più che commenti:)

      Saluti

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