Il tempo come trama narrativa
Ogni anno che passa è come un libro che si chiude, con i
suoi capitoli di alti e bassi, pagine bianche che abbiamo lasciato in sospeso e
paragrafi scritti in fretta. Raccontare il tempo di un anno significa costruire
una narrazione che ci permetta di vedere il filo conduttore, di collegare i
punti e scoprire che anche gli eventi apparentemente disconnessi fanno parte di
una trama più grande.
Come possiamo trasformare il nostro anno in una storia? La
chiave è nel fermarsi e osservare: quali sono stati i momenti che ci hanno
cambiato? Quali emozioni hanno dominato le nostre giornate? Quali lezioni
abbiamo imparato? E, soprattutto, quale messaggio vogliamo portare con noi nel
prossimo capitolo della nostra vita?
L'arte del bilancio interiore
La fine dell’anno è spesso sinonimo di bilanci. Tendiamo a
confrontare le aspettative di inizio anno con i risultati effettivi, a pesare i
successi e i fallimenti sulla bilancia della nostra autostima. Questo processo,
se affrontato con onestà e gentilezza verso noi stessi, può diventare
un’opportunità per crescere.
Scrivere un bilancio interiore è un esercizio prezioso:
bastano carta e penna o, se preferite, una pagina bianca digitale. Partite da
alcune domande chiave:
- Qual
è stato il momento più significativo dell’anno?
- Quale
sfida mi ha insegnato di più?
- Quali
sogni ho realizzato, e quali ho lasciato in stand-by?
Queste riflessioni possono trasformarsi in un diario, una
lettera a voi stessi o anche in una narrazione più articolata, che racconta il
vostro anno attraverso una prospettiva narrativa, poetica o simbolica.
Storie collettive: il tempo
condiviso
Se è vero che ogni anno è una storia personale, è
altrettanto vero che il tempo è condiviso. Le grandi narrazioni collettive –
eventi globali, cambiamenti sociali, successi e tragedie condivise – entrano
inevitabilmente a far parte delle nostre vite e influenzano il nostro modo di
raccontare il tempo.
Un esempio: la pandemia ha trasformato radicalmente il
nostro rapporto con il tempo. Ci ha insegnato l’importanza del presente, la
fragilità dei piani a lungo termine e il valore delle piccole cose. Anche il
2024, come tutti gli anni recenti, porta con sé il segno di eventi che ci hanno
coinvolto e unito.
Quando raccontiamo il nostro anno, possiamo includere anche
queste storie collettive, intrecciandole con le nostre esperienze personali.
Questo crea un racconto più ricco, che parla non solo di noi ma anche del mondo
in cui viviamo.
Proiettarsi nel futuro
Raccontare il tempo che finisce non è solo un atto di
chiusura, ma anche di apertura. Ogni storia conclusa è la premessa per un nuovo
inizio. Dopo aver scritto il capitolo del 2024, possiamo iniziare a immaginare
il prossimo: quali temi vorremmo che dominassero il nostro racconto nel 2025?
Quali obiettivi, sogni, desideri vogliamo inseguire?
Un esercizio utile potrebbe essere quello di scrivere una
"lettera dal futuro": immaginate di trovarvi a dicembre 2025 e
raccontate a voi stessi come avete vissuto il prossimo anno, quali sfide avete
affrontato e quali gioie avete celebrato. Questo semplice gesto aiuta a mettere
a fuoco ciò che davvero conta e dà una direzione al vostro viaggio.
Il valore della memoria scritta
Concludere un anno raccontandolo significa anche
preservarlo. Le storie, che siano personali o collettive, ci permettono di
lasciare un segno, di non disperdere il passato ma di renderlo un tesoro su cui
costruire il futuro. Raccontare il tempo significa quindi dargli valore,
trasformare giorni e mesi in una testimonianza di vita.
Che scegliate di scrivere per voi stessi, di condividere il
vostro racconto con gli altri o di lasciarlo fluire in pensieri non scritti,
ricordate: ogni storia ha il suo valore, ogni anno merita di essere raccontato.
Il tempo che passa non è mai perso, se lo trasformiamo in memoria.
E voi, quale storia racconterete di questo anno che finisce?
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Come al solito un bel post che rappresenta un momento magico per ognuno di noi .......... il bilancio personale, dunque da egoista io e nessun altro. veramente bene. Ma se mi vedo attorno vedo gente triste, molto tristi, ed è un qualcosa nonostante i sorrisi smozzati ............c'è un grafico sociale che nessuno fa vedere ..........è una linea che scende sempre. Qualsiasi mio ottimismo, viene a decadere se guardo gli altri.
RispondiEliminaIl bilancio personale può essere un rifugio, ma guardarsi intorno fa emergere il peso della tristezza altrui. Proprio per questo, anche nei momenti più bui, possiamo essere una piccola luce con gesti semplici e parole gentili. Non cambierà tutto, ma potrebbe fare la differenza per qualcuno.
EliminaCome hai letto sul mio blog una storia importante a livello personale l'ho scritta, seppure ne avrei fatto volentieri a meno ;-)
RispondiEliminaAvrei potuto raccontare anche dei primi mesi dell'anno, i problemi di salute di mamma e papà... Anche quelle sono situazioni di cui avrei fatto a meno.
Comunque sta per iniziare un nuovo anno e bisogna essere positivi e propositivi.
Buon 2025 a te e ai tuoi cari!
Mi spiace per i momenti difficili che hai attraversato, ma ammiro la tua forza nel guardare avanti con positività. Auguro a te e alla tua famiglia un 2025 pieno di serenità e di gioia!
EliminaTempo di bilanci e speranze, ti auguro un sereno anno nuovo.
RispondiEliminaGrazie di cuore, ricambio con affetto i tuoi auguri! Che il nuovo anno porti serenità, soddisfazioni e tanti momenti speciali. Buon 2025!
EliminaÈ esattamente come scrivi, Giuseppe, e non avrei saputo scriverlo meglio. Il tempo non è mai privo di valore. Per esempio questo anno che finisce per me è stato brutto, potrei dire "sarebbe da dimenticare", invece è giusto ricordarne ogni passaggio perché è il paradosso della vita, in fondo: i momenti difficili finiscono con l'essere quelli che lasciano un segno profondo, che ci insegnano, ci aiutano a correggere la rotta. E io ne ho di rotta da correggere. Come ogni anno degli ultimi anni, dedicherò un post al nuovo facendo le mie riflessioni e proiettandomi nel futuro. Vorrei potermi vedere recapitare una lettera dal futuro con tutto il bilancio della correzione di rotta, un bilancio positivo. Speriamo. Io ce la metto tutta. Buon 2025, Giuseppe!
RispondiEliminaAnche gli anni più difficili hanno il loro valore, insegnandoci e lasciando segni indelebili. La tua riflessione è piena di consapevolezza e forza, e sono sicuro che, passo dopo passo, riuscirai a correggere la rotta. D'altronde è un passo che dobbiamo fare tutti. Ti auguro che il futuro ti riservi il bilancio positivo che desideri e che ogni tuo impegno porti i frutti sperati. Buon 2025, con tanta stima e affetto!
EliminaBeh!Il blog è un ottimo mezzo per raccontarsi,poi a me serve anche per ricordarmi quando ho fatto qualcosa,semine,potature,escursioni in bici,i miei modellini ecc...
RispondiEliminaTi auguro un ottimo 2025!
Il blog diventa una sorta di diario prezioso, un luogo dove custodire ricordi e momenti significativi. È bello che tu lo usi per tracciare il filo delle tue passioni e delle tue giornate. Ti auguro un 2025 ricco di nuove esperienze e soddisfazioni da raccontare!
EliminaBellissimo questo tuo post ricco di tanti spunti per altrettante riflessioni.
RispondiEliminaMi piace l' idea di immaginarmi a fine 2025 che faccio il bilancio di quello che è successo, perché mi dà una grande spinta per portare a termine ciò che vorrei vedere realizzato.
Ti faccio i miei migliori auguri di buon anno.
Grazie per le tue parole! Anche a me piace l’idea di proiettarmi nel futuro con la speranza di guardarmi indietro soddisfatto: una motivazione potente per affrontare il presente con determinazione. Ti auguro un 2025 pieno di successi e realizzazioni, e un bilancio di fine anno ricco di soddisfazioni. Buon anno!
EliminaIl tempo è relativo, ma una tradizione apparentemente frivola come il Capodanno è l'occasione per fermarsi, guardarsi davanti e indietro, tirare il fiato e fare dei bilanci. E' un po' come la fine di un giro e l'inizio di quello nuovo durante una corsa, si guarda il tempo fatto e ci si pone l'obiettivo per i chilometri che restano.
RispondiEliminaTanti auguri di buon anno!
Il Capodanno, pur nella sua semplicità, ci regala quel momento di pausa per riflettere, imparare e ripartire con nuovi obiettivi. Ti auguro che ogni chilometro del tuo 2025 sia pieno di soddisfazioni e gioia. Buon anno!
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