giovedì 17 ottobre 2024

Ogni venerdì con il Viandante: un'avventura poetica


Cari lettori e lettrici,

Ogni venerdì ho scelto di condividere con voi una delle mie poesie, tratte dalla raccolta Il Viandante e il Divoratore di Falene, pubblicata nel 2014 da Edizioni del Faro. Saranno 27 in tutto, e spero che possano offrirvi momenti di riflessione e ispirazione, accompagnandovi verso il weekend con la stessa cura con cui sono state scritte.

(In questa pagina potrai leggere alcune recensioni).

Scrivere queste poesie è stata un'esperienza straordinaria, quasi travolgente. Ogni verso è nato da un dialogo interiore profondo, un viaggio nelle emozioni più intime e nei pensieri più nascosti. È stato un processo che mi ha spinto a esplorare la mia anima, a tradurre in parole ciò che spesso rimane celato, trasformando sentimenti complessi in immagini poetiche.

La meraviglia è stata nel sentire le parole fluire, come se fossero già lì, pronte per essere scoperte e rivelate. Ogni poesia ha preso vita lentamente, rivelandosi in modi inattesi, portandomi verso nuovi orizzonti emotivi. Scrivere questa raccolta mi ha offerto una connessione profonda con me stesso e con il mondo, come se fossi immerso in una danza tra creatività e introspezione.

Quando il libro è stato pubblicato, l'emozione è stata altrettanto intensa. Vedere il frutto di questo viaggio creativo prendere forma e diventare qualcosa che altri potessero leggere e vivere è stato indescrivibile. È stato come condividere una parte di me, affidandola ai lettori nella speranza che quei versi potessero risuonare con le loro esperienze, offrendo un senso di bellezza e riflessione. Pubblicare queste poesie è stato un atto di liberazione e condivisione, che ha completato un percorso creativo profondo e appagante.

Partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino, alla Fiera del Libro di Milano, a quella di Roma e in altri centri per presentare la mia raccolta è stata un'esperienza indimenticabile. Ogni evento ha portato con sé un carico di emozioni unico: l’entusiasmo di condividere il mio lavoro con un pubblico appassionato, la gioia di incontrare lettori curiosi e la possibilità di dialogare con altri autori accomunati dallo stesso amore per la scrittura.

In questi momenti, ho percepito tutta la magia delle parole prendere forma. Presentare le mie poesie davanti a un pubblico mi ha permesso di vedere le reazioni, gli sguardi attenti, i sorrisi. È stato toccante sapere che quei versi, nati nel silenzio della scrittura, potessero raggiungere il cuore di chi li ascoltava. Ogni incontro è stato come rivivere il processo creativo, ma con un’energia nuova, arricchita dall’interazione diretta con chi ha scelto di fermarsi ad ascoltare.

Partecipare a questi saloni è stato anche un viaggio di scoperta: ho incontrato persone che hanno condiviso con me le loro storie, i loro pensieri e le loro riflessioni. Questi momenti di scambio sono stati preziosi, rendendo la mia esperienza di autore ancora più intensa e arricchente. Presentare la mia raccolta in questi eventi è stato come dar vita a un dialogo continuo, che ha arricchito non solo chi ha letto i miei versi, ma anche me stesso.


La copertina del libro


Ma veniamo a noi, senza dilungarmi troppo. La raccolta si apre con una frase di Ralph Waldo Emerson che introduce il tema centrale:


"I fondamenti dell'uomo non sono nella materia,

ma nello spirito.

L'elemento dello spirito è l'eternità."


La frase di Emerson ci invita a riflettere su ciò che è davvero essenziale nella vita. Secondo lui, i veri fondamenti dell'essere umano non risiedono nella materia, ma nello spirito, in quella parte di noi invisibile e profonda. La materia è destinata a cambiare e svanire, mentre lo spirito è eterno, perché racchiude i nostri pensieri, valori e aspirazioni.

Questa visione ci incoraggia a guardare oltre ciò che è visibile e tangibile, a cercare ciò che conta davvero: la nostra capacità di amare, di pensare, di creare. È nello spirito che si trovano la forza e la bellezza che ci guidano nella vita, e che ci permettono di darle un significato più profondo. Emerson ci ricorda di coltivare questa dimensione interiore, perché è lì che si nasconde la vera essenza di chi siamo.

Vi invito quindi a seguire questo appuntamento settimanale ogni venerdì. Sarà un’occasione per immergerci insieme nella poesia, per riflettere e lasciarci ispirare. Spero che possiate trovare in queste parole lo stesso calore e la stessa bellezza che ho provato io nel comporle. Buona lettura!

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