venerdì 18 ottobre 2024

Ogni venerdì con il Viandante: un'avventura poetica

Cari lettori e lettrici,

Ogni venerdì ho scelto di condividere con voi una delle mie poesie, tratte dalla raccolta Il Viandante e il Divoratore di Falene, pubblicata nel 2014 da Edizioni del Faro. Saranno 27 in tutto, e spero che possano offrirvi momenti di riflessione e ispirazione, accompagnandovi verso il weekend con la stessa cura con cui sono state scritte.

(In questa pagina potrai leggere alcune recensioni).

Scrivere queste poesie è stata un'esperienza straordinaria, quasi travolgente. Ogni verso è nato da un dialogo interiore profondo, un viaggio nelle emozioni più intime e nei pensieri più nascosti. È stato un processo che mi ha spinto a esplorare la mia anima, a tradurre in parole ciò che spesso rimane celato, trasformando sentimenti complessi in immagini poetiche.

La meraviglia è stata nel sentire le parole fluire, come se fossero già lì, pronte per essere scoperte e rivelate. Ogni poesia ha preso vita lentamente, rivelandosi in modi inattesi, portandomi verso nuovi orizzonti emotivi. Scrivere questa raccolta mi ha offerto una connessione profonda con me stesso e con il mondo, come se fossi immerso in una danza tra creatività e introspezione.

Quando il libro è stato pubblicato, l'emozione è stata altrettanto intensa. Vedere il frutto di questo viaggio creativo prendere forma e diventare qualcosa che altri potessero leggere e vivere è stato indescrivibile. È stato come condividere una parte di me, affidandola ai lettori nella speranza che quei versi potessero risuonare con le loro esperienze, offrendo un senso di bellezza e riflessione. Pubblicare queste poesie è stato un atto di liberazione e condivisione, che ha completato un percorso creativo profondo e appagante.

Partecipare al Salone Internazionale del Libro di Torino, alla Fiera del Libro di Milano, a quella di Roma e in altri centri per presentare la mia raccolta è stata un'esperienza indimenticabile. Ogni evento ha portato con sé un carico di emozioni unico: l’entusiasmo di condividere il mio lavoro con un pubblico appassionato, la gioia di incontrare lettori curiosi e la possibilità di dialogare con altri autori accomunati dallo stesso amore per la scrittura.

In questi momenti, ho percepito tutta la magia delle parole prendere forma. Presentare le mie poesie davanti a un pubblico mi ha permesso di vedere le reazioni, gli sguardi attenti, i sorrisi. È stato toccante sapere che quei versi, nati nel silenzio della scrittura, potessero raggiungere il cuore di chi li ascoltava. Ogni incontro è stato come rivivere il processo creativo, ma con un’energia nuova, arricchita dall’interazione diretta con chi ha scelto di fermarsi ad ascoltare.

Partecipare a questi saloni è stato anche un viaggio di scoperta: ho incontrato persone che hanno condiviso con me le loro storie, i loro pensieri e le loro riflessioni. Questi momenti di scambio sono stati preziosi, rendendo la mia esperienza di autore ancora più intensa e arricchente. Presentare la mia raccolta in questi eventi è stato come dar vita a un dialogo continuo, che ha arricchito non solo chi ha letto i miei versi, ma anche me stesso.


La copertina del libro


Ma veniamo a noi, senza dilungarmi troppo. La raccolta si apre con una frase di Ralph Waldo Emerson che introduce il tema centrale:


"I fondamenti dell'uomo non sono nella materia,

ma nello spirito.

L'elemento dello spirito è l'eternità."


La frase di Emerson ci invita a riflettere su ciò che è davvero essenziale nella vita. Secondo lui, i veri fondamenti dell'essere umano non risiedono nella materia, ma nello spirito, in quella parte di noi invisibile e profonda. La materia è destinata a cambiare e svanire, mentre lo spirito è eterno, perché racchiude i nostri pensieri, valori e aspirazioni.

Questa visione ci incoraggia a guardare oltre ciò che è visibile e tangibile, a cercare ciò che conta davvero: la nostra capacità di amare, di pensare, di creare. È nello spirito che si trovano la forza e la bellezza che ci guidano nella vita, e che ci permettono di darle un significato più profondo. Emerson ci ricorda di coltivare questa dimensione interiore, perché è lì che si nasconde la vera essenza di chi siamo.

Vi invito quindi a seguire questo appuntamento settimanale ogni venerdì. Sarà un’occasione per immergerci insieme nella poesia, per riflettere e lasciarci ispirare. Spero che possiate trovare in queste parole lo stesso calore e la stessa bellezza che ho provato io nel comporle. Buona lettura!

14 commenti:

  1. E' una bellissima cosa, saper scrivere libri e poesie ! Avere la sensibilità e le capacità necessarie.. Giusta la frase di Emerson, cercare l'essenziale non nella ,materia, che muta e si perde ma nello spirito, che è eterno !!! Saluti.

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    1. Grazie di cuore per le tue parole! La scrittura è un viaggio profondo che ci permette di esplorare l'essenza di ciò che conta davvero, e sono felice che la frase di Emerson abbia colpito anche te. Un caro saluto e a presto!

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  2. In linea di principio concordo con le parole di Waldo Emerson, che aprono la tua raccolta di poesie, anch’io mi sono interrogato spesso su materia, spirito ed eternità, non da poeta o da scrittore, ma da semplice uomo che esercita la sua facoltà di pensiero.
    Sono alla ricerca di una dimensione esperienziale ed esistenziale di questi concetti, perché spesso noto che si tende a concepirli come fenomeni trascendenti, appartenenti ad una dimensione diversa da quella dell’uomo, l’uomo singolo intendo, tu, io, chiunque altro, non l’uomo trascendentale.
    Buona scrittura.
    Ciao

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    1. Le parole di Emerson ci invitano a esplorare la natura dell'essere in tutte le sue sfumature, e la tua riflessione coglie perfettamente il bisogno di riportare concetti come materia, spirito ed eternità a una dimensione più umana e concreta. Non come idee astratte e distanti, ma come esperienze che toccano ognuno di noi nel quotidiano. Credo che questa ricerca di una dimensione esperienziale sia fondamentale per comprendere meglio noi stessi e il mondo che ci circonda.

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  3. Come avevo già scritto in un precedente commento, la mia (in)capacità di versificare è avvilente, ma come lettore sono sempre stato attento anche alla poesia, non solo alla narrativa. Leggerò molto volentieri le tue liriche.

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    1. Sono felice che tu sia disposto a leggere le mie liriche e spero che possano offrirti emozioni e spunti di riflessione e, soprattutto, di non deluderti!

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  4. È un dono questa sua forma di condivisione e personalmente mi sento solo di ringraziare.

    La frase di Emerson mi ricorda il bellissimo passo tratto da Il Piccolo Principe :l'essenziale è invisibile agli occhi.Ma...potremmo citare anche passi biblici e evangelici quali fili conduttori da cui tutto è connesso.

    Non quanto abbiamo accumulato e posseduto in terra , ma quale capacità di avere amato.Che poi è una conseguenza anche la quantità se insita nella qualità dell'Amore.

    Grazie e buon fine settimana

    L.

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    1. Grazie di cuore per il tuo messaggio e per le tue riflessioni profonde. È vero, le parole di Emerson e quelle de Il Piccolo Principe ci ricordano che l'essenza della vita spesso risiede in ciò che non possiamo vedere con gli occhi, ma solo sentire con il cuore. Anche la Bibbia e i Vangeli ci guidano in questa direzione, suggerendo che il vero valore sta nella capacità di amare. Grazie per aver condiviso queste belle considerazioni. Ti auguro un buon fine settimana!

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  5. sarà un piacere leggere e commentare.
    per il momento contento di condividere le tue sensazioni ed emozioni.
    lieto giorno

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