mercoledì 2 ottobre 2024

Il profanatore di tesori perduti di Marcello Simoni

Gerusalemme è appena caduta nelle mani dei cavalieri crociati quando, in un affollato caravanserraglio vicino ai sobborghi del Cairo, giunge un uomo avvolto dal mistero. È alla ricerca di un’antica città sotto la quale – così narra la leggenda – si nasconderebbe un inestimabile tesoro. Molto poco si sa di lui, se non che il suo nome è Sufrah e che, attraverso l’arte divinatoria della geomanzia, domina le menti umane e sottomette gli spiriti maligni. Nel viaggio lo accompagna Alif, un giovane servo dal passato di ladro, sul quale ricadranno inaspettatamente le sorti della spedizione. Raggiungere le rovine maledette di Zarzourah si rivelerà un’insidiosa caccia al tesoro, capace di attirare uno sciame di avventurieri: infidi cammellieri, spie cristiane, sicari della setta degli assassini.

Ambientata nel deserto egiziano, uno dei luoghi più inospitali del Medioevo, questa storia dal sapore esotico fa rivivere un mondo affascinante, in cui, attraverso personaggi dall’ammaliante bellezza, risuonano gli echi di meravigliose, antiche culture (Quarta di copertina).

Marcello Simoni, celebre autore di romanzi storici e thriller, ci trasporta ancora una volta in un’avventura dal sapore antico con Il profanatore di tesori perduti. Ambientato nel XII secolo, nel pieno delle Crociate, il romanzo segue le vicende di Sufrah, un misterioso geomante che, accompagnato dal giovane Alif, è alla ricerca della leggendaria città sotterranea di Zarzourah, nel cuore del deserto egiziano.

La trama si dipana con la scoperta di una città maledetta che custodirebbe un tesoro inestimabile, attirando avventurieri di ogni tipo: dai mercenari cristiani agli assassini della setta ismailita. Simoni è maestro nel ricreare atmosfere d'altri tempi, intrecciando magistralmente elementi storici, esoterismo e avventura. La figura di Sufrah, con la sua conoscenza della geomanzia – una disciplina misteriosa che gli consente di dominare menti umane e spiriti – dona al racconto un fascino arcano che ricorda i vecchi racconti delle Mille e una Notte.

Il giovane Alif, ex ladruncolo dalla personalità complessa, si trova catapultato in una spirale di inganni e tradimenti, diventando un protagonista inaspettato di una caccia al tesoro carica di insidie e colpi di scena. Tra i punti di forza del romanzo troviamo la capacità di Simoni di tratteggiare i personaggi, rendendoli tridimensionali e credibili. Sufrah, enigmatico e affascinante, rimane un protagonista enigmatico fino alla fine, mentre Alif evolve da comparsa a figura centrale, mantenendo alta la tensione narrativa.

Tuttavia, non mancano alcuni punti deboli. In certi passaggi, la narrazione potrebbe apparire eccessivamente descrittiva, rallentando il ritmo della storia e smorzando la tensione. La meticolosa attenzione ai dettagli storici e l’inserimento di termini arcaici danno veridicità al contesto, ma potrebbero risultare pesanti per i lettori meno avvezzi al genere storico.

Nel complesso, Il profanatore di tesori perduti è un thriller storico che, pur non riuscendo sempre a mantenere un ritmo incalzante, offre un’avventura ricca di suspense e mistero, ideale per chi ama immergersi in epoche remote e scoprire le oscure verità celate sotto la sabbia del tempo. Con questo romanzo, Marcello Simoni si conferma un abile tessitore di storie in cui la Storia si mescola alla finzione, dando vita a mondi che incantano e affascinano il lettore​.

 


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