E quando apparirai sul confine rosso dell'orizzonte beneamata agognata immagine non sciogliere i tuoi contorni nei colori dei tramonti.

lunedì 17 marzo 2025

Atlantide

Questa breve poesia è un piccolo viaggio emotivo che si consuma tra la luce del tramonto e il richiamo di un mondo sommerso. Il titolo, Atlantide,  evoca il mito della città perduta, simbolo di un'utopia irraggiungibile, di qualcosa di sospeso tra storia e leggenda, tra realtà e sogno.

I primi versi scandiscono il fluire degli stati d'animo, che ogni sera si alternano come in una danza, forse riflettendo le inquietudini e le speranze dell'animo umano di fronte allo spettacolo quotidiano del tramonto. Le “voci e silenzi” vogliono suggerire un contrasto tra presenza e assenza, tra il mondo esterno e quello interiore.

Il verso finale, “…e il sogno di Atlantide!”, è come un'illuminazione improvvisa: Atlantide non è solo un luogo perduto, ma una metafora di ciò che desideriamo e che sembra sempre sfuggirci. È l'orizzonte che si sfuma di mistero, il desiderio di qualcosa di grande e forse irraggiungibile.


Atlantide

 

Quanti stati d’animo

ogni sera

a danze alterne

davanti al tramonto.

Voci e silenzi…

…e il sogno di Atlantide!


Nessun commento:

Posta un commento

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...