La figura di Narciso ha attraversato i secoli, incarnando il tema della bellezza, della solitudine e della riflessione interiore. In questa breve poesia, il mito si trasforma in metafora del cuore umano, sospeso tra il desiderio di riconoscersi e il peso della propria unicità. Le immagini evocative e il linguaggio essenziale dipingono una scena di rara delicatezza, in cui il tempo scorre silenzioso e il protagonista resta una nota solitaria nel fluire del giorno.
Narciso
Narciso
è il cuore
Nota
solitaria nel giorno che avanza
Tesoro
e oro rosa e alloro
Potrebbe quasi essere un haiku per la sua brevità e essenzialità.
RispondiEliminaNoto un'interpretazione simbolica di Narciso divergente rispetto alla sua immagine non proprio positiva nella mitologia greca.
Grazie Ariano per il tuo commento!
EliminaUna figura così carismatica che tuttora un disturbo psicologico piuttosto comune, e nel termine ormai abusato, si chiama narcisismo.
RispondiEliminaGrazie Katrina per il tuo commento!
EliminaPovero Narciso, condannato ad amare se stesso e a non godere dell'amore di nessuno!
RispondiEliminaLa sua condanna non è solo l’amore per se stesso, ma l’incapacità di ricevere l’amore altrui, chiuso in un incantesimo di solitudine. Forse, più che di vanità, la sua è una storia di tristezza e incomunicabilità.
EliminaÈ una poesia colma di significato che non si limita alla sola interpretazione mitologica "divergente" di Narciso,ma scava in profondità come a voler abbracciare un unità di cui volente o nolente facciamo parte e siamo intrecciati.
RispondiEliminaHo trovato anche un senso biblico riportato nel Nuovo Testamento in Romani 16:11.Capire dove porti l'orgoglio e l'egocentrismo preservando l'umiltà.
Leggendo con attenzione quel passo viene facile comprendere ciò che la poesia ne è il "riflesso", riuscendo molto meglio di cosa possa aggiungere io scrivendone.
A me personalmente Narciso mi riporta ad un tipo di fiore del deserto o del Vesuvio , come la Ginestra di Leopardi.Oltre a percepire anche quel senso di essenziale di cui si parla nei post precedenti.
Grazie e buona serata
L’accostamento con il passo di Romani 16:11 apre una prospettiva interessante sulla dualità tra orgoglio e umiltà, mentre l’immagine del fiore, fragile ma resiliente come la Ginestra di Leopardi, aggiunge una dimensione poetica e simbolica ancora più intensa. Grazie mille!
EliminaPurtroppo oggi si parla spesso del narcisista maligno, ovvero l'uomo o la donna pronti anche a comportamente aberranti per raggiungere i propri scopi. La criminologa Roberta Bruzzone nelle sue apparizioni televisive,ci spiega come difenderci da questi "personaggi".
RispondiEliminaLa figura di Narciso nella mitologia e nella poesia ha sfumature più complesse, che parlano di solitudine, introspezione e un amore impossibile. Se da un lato è importante riconoscere e difendersi dai *narcisisti maligni*, dall’altro non dobbiamo dimenticare che il mito originario può offrirci anche una riflessione più profonda sulla natura umana e sul delicato equilibrio tra identità, relazione con gli altri e ricerca del sé. Grazie mille!
Eliminamolto efficace nella sua essenzialità e assonanze: mi piace.
RispondiEliminalieto giorno
Grazie mille per l'apprezzamento!
EliminaNarciso incarna la bellezza ma anche tanta solitudine ! Innamorato di se stesso ma solo, nessuno che si innamora di lui ! I tuoi versi sono molto efficaci ! Saluti.
RispondiEliminaL'amore per sé stesso diventa la sua condanna, rendendolo irraggiungibile per gli altri. Un saluto!
EliminaL'idea negativa che si associa a Narciso non mi ha fatto mai vedere il personaggio sotto questa luce. In fondo, pensandoci, forse si innamora di sé stesso perché non ha altri di cui innamorarsi.
RispondiEliminaLa sua solitudine potrebbe essere alla base della sua ossessione per se stesso. Se non trova affetto o riconoscimento da parte degli altri, forse la sua unica via di amore diventa quella verso la propria immagine, un atto di auto-sufficienza forzata. Questo cambia la sua storia, che da una condanna diventa un riflesso della sua vulnerabilità, una triste testimonianza della mancanza di connessione con il mondo esterno.
EliminaIl rischio per Narciso è che passi ore, giorni a scattare "selfie" al proprio ombelico e a pubblicarli sui cosi "social".
RispondiEliminaNon più uno stagno, il profumo di una frasca di alloro, neppure il camminare per raggiungerli, basta il furbofono, una connessione alla rete.
Temo che i Narcisi della liquidità siano scadenti.
Oggi Narciso non si riflette più in uno stagno tranquillo, ma si perde in uno specchio digitale che amplifica la sua immagine all'infinito. La connessione alla rete rende tutto più immediato, ma anche più superficiale. I Narcisi della liquidità rischiano di non avere più sostanza, consumando la propria esistenza in un continuo gioco di riflessi senza mai raggiungere un vero contatto con se stessi o con gli altri. In fondo, non è più l'immagine che è ingannevole, ma il vuoto che essa cela.
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