Quando un libro non viene letto soltanto in silenzio, ma condiviso, accade qualcosa di speciale: le parole smettono di appartenere a una sola mente e iniziano a vivere in tante. E in quell’intreccio di emozioni e riflessioni nasce la vera magia dei circoli letterari, luoghi dove la lettura diventa esperienza comune e dialogo aperto. I circoli di lettura rappresentano un’antica e potente forma di resistenza alla superficialità e alla fretta. Leggere insieme non significa semplicemente commentare un romanzo, ma abitare le stesse pagine con sensibilità differenti, scoprendo così nuovi strati di significato che, nella solitudine della lettura individuale, spesso restano nascosti.
Una lettura, mille voci
Un buon libro è un invito al dialogo. Ma quando questo invito
viene accolto da più lettori contemporaneamente, accade qualcosa di
sorprendente: la storia si moltiplica. Lo stesso capitolo, lo stesso
personaggio, la stessa frase assumono sfumature inattese quando passano
attraverso l’immaginazione e la vita di ognuno. In un circolo letterario, le
interpretazioni si intrecciano come fili in un arazzo, dando vita a una
narrazione nuova e collettiva.
Quante volte abbiamo sottolineato un passaggio pensando che
racchiudesse il cuore del romanzo, per poi scoprire che per qualcun altro quel
momento era marginale, e che il vero fulcro del libro era altrove? Questo
confronto non mina la nostra lettura, ma la arricchisce. Leggere insieme è un
atto di umiltà e di ascolto. È riconoscere che la verità di un libro non è
mai una sola, ma nasce dalla molteplicità degli sguardi.
Il piacere dell’attesa e della
condivisione
In un circolo di lettura, il tempo della lettura si dilata.
Si legge un po’ alla volta, capitolo dopo capitolo, e si attende il giorno
dell’incontro come si aspetta una serata con amici cari. C’è un piacere
profondo nell’attendere di parlare di un libro, nel tenere dentro di sé
domande, emozioni, dubbi da condividere al momento giusto. È una forma di cura.
La lettura, da atto intimo e personale, si trasforma in un gesto generoso,
un dono reciproco.
Inoltre, leggere insieme aiuta a mantenere viva la
costanza. Quanti libri abbiamo iniziato e mai terminato? Nei circoli, la
responsabilità verso gli altri lettori diventa una spinta positiva: ci invita a
non mollare, a rispettare un ritmo, a dare spazio alla lettura anche quando la
vita sembra troppo piena.
Un rifugio, una palestra, una fucina
I circoli letterari sono rifugi accoglienti dove le persone
possono esprimersi liberamente, senza giudizi. Ma sono anche palestre per la
mente, dove si allenano il pensiero critico, la capacità di argomentare,
l’empatia. E sono infine fucine creative: quanti partecipanti ai circoli hanno
poi iniziato a scrivere, ispirati da ciò che hanno letto e condiviso!
Nei gruppi più affiatati, i libri diventano specchi e
ponti: riflettono il nostro vissuto, ma ci connettono anche alle esperienze
degli altri. Si parla del libro, certo, ma anche di sé. Si finisce spesso per
condividere pezzi di vita, ricordi, emozioni. Così, ogni incontro diventa un atto
di cura reciproca, un piccolo spazio di comunità.
Come nasce (e cresce) un circolo di
lettura?
Un circolo può nascere ovunque: in una biblioteca, in una
libreria, in un salotto, in una scuola, persino online. Basta un gruppo di
persone, una voglia comune di leggere e il desiderio di parlare insieme di ciò
che si legge. Non servono grandi numeri: anche tre o quattro persone possono
dar vita a un incontro ricco e significativo.
La scelta del libro può essere condivisa, votata, oppure
affidata a turno a un membro del gruppo. Gli incontri possono essere informali
o strutturati, con domande guida o liberi da ogni schema. L’importante è che ci
sia ascolto, rispetto e apertura.
Con il tempo, ogni circolo trova il suo tono, la sua voce, la sua anima. Alcuni si concentrano sulla narrativa contemporanea, altri sui classici, altri ancora su un tema specifico: la spiritualità, la psicologia, la letteratura femminile. Tutti, però, hanno in comune l’amore per i libri e per le persone che li leggono.
Ritrovarsi attorno a un libro è affermare
il valore del pensiero condiviso, della lentezza, della profondità. È
riconoscere che non abbiamo bisogno solo di parole, ma di voci. Di confronti
veri, di dialoghi aperti, di emozioni che risuonano.
Se non hai mai partecipato a un circolo letterario, prova.
Se ne fai parte, custodiscilo come un piccolo tesoro. E se ti senti ispirato,
creane uno. Un libro può aprire un mondo. Ma un libro letto insieme può
aprire un universo.
Domanda
E tu, hai mai partecipato a un circolo letterario?
Se potessi scegliere, quale romanzo leggeresti insieme ad altri appassionati? e perché?

Non un circolo di lettura, ma uno di scrittura sì. Siamo riusciti pian piano, da un anno e mezzo ormai, a radunare via via sempre più persone. Ora arriviamo anche a una ventina, se ci siamo tutti, e scriviamo assieme e poi leggiamo, stimolandoci a vicenda, riflettendo, leggendo, provocando. È veramente un atto di resistenza secondo me, rispetto a questo mondo sempre più veloce, distratto, sovrastimolante.
RispondiEliminaScrivere e leggere insieme non è solo esercizio creativo, ma un modo per costruire comunità e dare valore al tempo. Grazie!
EliminaDialogo e confronto ci aiutano a crescere. A sviluppare la comprensione di un testo ma, come sottolineato nel precedente commento, anche a scrivere in modo più efficace.
RispondiEliminaIl dialogo ci permette non solo di leggere e scrivere meglio, ma anche di scoprire nuove sfumature di noi stessi attraverso gli occhi degli altri. Grazie!
EliminaVorrei poter partecipare, ma nella mia zona non esistono circoli simili e, se qualcuno prova a crearne uno, viene pesantemente snobbato dai più. Inoltre, ho notato che quando si creano gruppi culturali, spesso c'è una sorta di "senso di superiorità" che non gradisco e che allontana molti. Per me, la cultura è di tutti e per tutti. Sono felice che in altri luoghi, invece, esistano questi circoli ben organizzati. Grazie di averne scritto, Giuseppe.
RispondiEliminaLa cultura dovrebbe essere inclusiva, mai un pretesto per sentirsi “superiori”. Grazie!
EliminaA essere onesto no, mai partecipato. Ho avuto letture in comune con gruppi di lettura sul web in un forum, alla fine ognuno dava la sua opinione sul libro e si scambiavano pareri e interpretazioni.
RispondiEliminaPerò circoli letterari concreti, non virtuali, non ne ho mai frequentati. Probabilmente la mia difficoltà a socializzare ha influito molto.
Non è facile inserirsi in contesti nuovi, soprattutto se ci si sente più a proprio agio nel confrontarsi online. Però, ci sta...
EliminaBuongiorno Giuseppe suggerisci cose bellissime Ma chi vive in una baita lontano da tanti è difficile trovare chi ti vorrebbe leggere tutte basta scambiare due parole spesso
RispondiEliminaHai ragione 😊!!!
EliminaIo ne ho fato parte, sì: dal vivo, qui a Roma e anche on line, con incontri programmati in videochat. Con un gruppo di lettura creato quando facevo parte di Twitter ho letto Infinite Jest, un'esperienza incredibile; con un altro più ristretto (creato con altri due blogger) ho fatto altre letture meno affascinanti, ma stimolanti dal punto di vista dello scambio di opinioni. Trovo che sia una bella esperienza, come dici tu, arricchente, positiva sotto molti punti d vista. Abbiamo votato libri, proposto letture difficili, spesso sono state sfide, abbracciate proprio perché supportate dal gruppo.
RispondiEliminaInsomma, consigliatissimo anche da me :)
Ciao Marina. Leggere in gruppo permette di affrontare anche libri impegnativi con più forza e motivazione. Il sostegno reciproco e lo scambio di opinioni sono davvero ciò che rende questi percorsi arricchenti. Ma se non erro, un po' di tempo fa, ne parlasti anche sul tuo blog!!!
EliminaSì, perché periodicamente leggo dei libri che normalmente non degnerei di attenzione con due blogger con cui finisco per farmi quattro risate e poi trasferisco l'esperienza nel blog.
EliminaRicordavo bene allora!!!
EliminaIo non ho mai fatto parte di un circolo di lettura, ce ne sono anche dalle mie parti. Forse sarebbe un aiuto per leggere quei libri che, dopo un pò di pagine, non riesco a continuare, però è bello anche leggere da sola con i miei ritmi. Buongiorno
RispondiEliminaCredo che entrambe le esperienze hanno un valore speciale. Leggere da soli ha il suo fascino perché permette di seguire i propri tempi e le proprie emozioni; un circolo, invece, può dare quella spinta in più per non abbandonare libri più impegnativi.
EliminaNe conosco ma non ho trovato mai modo di partecipare..lo cura la mia libreria di quartiere, ma a volte il tempo è tiranno, ma non dovrebbe mai impedirci le cose che ci piacciono.. è un mio proposito, perché il confronto arricchisce sempre..
RispondiEliminaChissà, magari riuscirai presto a ritagliarti quello spazio prezioso per partecipare e godere della bellezza del confronto.
EliminaMolto tempo fa vi partecipai ma venne fuori il problema fittizio di chi leggeva...quasi sempre io perchè leggevo meglio. Di conseguenza vennero fuori le solite questioni di gelosia, ostilità etc etc. Mandai a quel paese tutto. Io inizierei da un paio di libri "difficili" ma contemporanei, lascerei in disparte con rammarico alcuni classici e farei leggere e discutere su un libro di S. King Cuori in Atlantide e uno di V. Seth Una musica costante. Libri diversissimi ma densi. Fatto questo continuerei con testi di autori italiani, la nostra magnifica lingua, niente traduzioni solo la nostra sintassi, le nostre sfumature. Una delizia.
RispondiEliminaA volte nei gruppi emergono dinamiche poco piacevoli che finiscono per rovinare lo spirito iniziale.
EliminaQui da me si stanno organizzando, speriamo 😃
RispondiEliminaSperiamo bene!!!
EliminaNon mi è mai capitato, né ci avevo mai pensato, effettivamente. Però come l'hai presentata è un'idea molto invitante. È vero che un libro è un'esperienza intima, ma senza dubbio un'esperienza intima se condivisa amplifica la sua sonorità.
RispondiEliminaIo come letture suggerirei Benni, visto che è mancato da poco, mi pare un'ottima occasione per riprenderlo in mano.
Un salutone
Ottima idea riscoprire Benni di cui io ancora non ho letto nulla!!!
EliminaMi piacerebbe,ma potrei farlo solo on line.Partecipo a vari gruppi ,sempre on line,dove parliamo di libri,facciamo delle recensioni sui libri che leggiamo e poi la discussione con i commenti .Ma non è la stessa cosa,ovviamente.
RispondiEliminaAnche online la condivisione è preziosa, anche se diversa dal confronto dal vivo.
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