E quando apparirai sul confine rosso dell'orizzonte beneamata agognata immagine non sciogliere i tuoi contorni nei colori dei tramonti.

lunedì 10 febbraio 2025

Custodi della Terra: la nostra responsabilità per il futuro

"La terra ci è stata affidata non come padroni assoluti, ma come amministratori responsabili del suo futuro"

Dietrich Bonhoeffer (1906-1945)


Dietrich Bonhoeffer è stato un teologo luterano tedesco, noto per la sua opposizione al regime nazista e per il suo profondo pensiero etico e teologico. La sua vita si è intrecciata con la resistenza al totalitarismo hitleriano, un impegno che lo ha portato all’arresto e infine alla morte per impiccagione nel campo di concentramento di Flossenbürg nel 1945. Il suo libro Resistenza e resa raccoglie lettere e scritti dal carcere, offrendo una testimonianza di fede, coraggio e riflessione sulla responsabilità dell’uomo nel mondo.

La frase «La terra ci è stata affidata non come padroni assoluti, ma come amministratori responsabili del suo futuro» esprime una visione profondamente cristiana e umanistica della relazione tra l’uomo e la creazione. Bonhoeffer invita a riflettere sul ruolo dell’essere umano non come dominatore che sfrutta indiscriminatamente le risorse del pianeta, ma come custode consapevole e rispettoso. Questo concetto richiama il principio biblico della gestione responsabile dei doni ricevuti, inclusa la natura.

Queste parole assumono una rilevanza straordinaria, soprattutto oggi. La nostra responsabilità non è solo morale ma anche etica e pratica: preservare la Terra significa garantire un futuro alle generazioni che verranno, riconoscendo che non siamo gli unici destinatari dei suoi frutti. Bonhoeffer ci ricorda che ogni azione ha conseguenze e che l’indifferenza è una forma di colpa. La sua riflessione si estende oltre l’ambito ecologico e tocca la sfera della giustizia sociale, della solidarietà e dell’impegno attivo per un mondo più equo e sostenibile.

Essere amministratori e non padroni implica umiltà e consapevolezza: la nostra esistenza è legata a quella degli altri e alla responsabilità che portiamo verso ciò che ci è stato affidato.



18 commenti:

  1. Purtroppo non tutti la pensano così e, cosa gravissima, molti di quelli che non la pensano così occupano posti che gli garantiscono elevato potere sia nelle scelte politiche che nell'indirizzare l'opinione pubblica...

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    1. Purtroppo, il potere spesso è nelle mani di chi antepone interessi economici e personali al bene comune, ignorando la responsabilità che abbiamo verso la Terra e le future generazioni. Tuttavia, la consapevolezza e l'azione collettiva possono ancora fare la differenza. Continuare a diffondere questi valori, sensibilizzare e dare il buon esempio resta il modo migliore per opporsi a questa mentalità miope e distruttiva.

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  2. Questa è la parte che mi piace del cristianesimo, la parte che ci ricorda che siamo parte di un tutto e abbiamo il dovere di prenderci cura di tutto il tutto. Purtroppo è anche la parte spesso più ignorata. Bello

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    1. Il cristianesimo, nella sua essenza più autentica, invita alla responsabilità, alla cura e all’interconnessione con il creato. Purtroppo, questa dimensione viene spesso oscurata da interessi e interpretazioni distorte. Ma è proprio riscoprendo e diffondendo questi valori che possiamo riportare l’attenzione su ciò che davvero conta. Grazie per la tua riflessione!

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  3. Non siamo proprio all'altezza delle parole dell'eroico teologo, anzi. Ne facciamo di cotte e di crude, e questa terra si sta disfacendo per mano nostra, incosciente e deleteria. Non c'è un valore salvaguardato in maniera degna. Siamo brutti, sporchi e cattivi, parafrasando una celebre pellicola.. speriamo sempre di rinsavire, ma ci mettiamo davvero poco di nostro.. :(

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    1. Capisco bene il tuo sconforto, ed è difficile negare l'evidenza: spesso sembriamo incapaci di essere all'altezza della responsabilità che ci è stata affidata. Ma proprio per questo è fondamentale non arrendersi al cinismo. Anche piccoli gesti di consapevolezza possono creare onde di cambiamento. Forse non possiamo salvare il mondo da soli, ma possiamo scegliere di essere una voce diversa in mezzo al rumore dell’indifferenza.

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  4. Se ci pensiamo effettivamente ogni epoca ha avuto i suoi padroni ,ma non per questo tutti debbano ricadere in una forma di indifferenza e resa passiva, sempre si possono convertire in bene e meglio le nostre azioni sotto ogni aspetto, coltivando sulla Terra prima di tutto l'umiltà e da questa arrivare ad una buona acquisizione di consapevolezza e responsabilità verso il Creato di cui siamo e saremo ospiti e mai padroni.

    La testimonianza di fede di Flossenbürg è esemplare,scrivere lettere in una prigione sotto quel regime è stato un atto rivoluzionario di amore ,dove lui in primis è prova di coerenza in quanto credeva.Non è forse questo il futuro a cui lui alludeva con tutte le sue conseguenze e il suo carico nel prendercene cura e non?Non siamo forse intrecciati a quel passato, chi più evoluto e chi meno?

    Un post interessante e meditativo ,grazie!

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    1. La testimonianza di fede e di resistenza che arriva da Flossenbürg ci ricorda che anche nei momenti più bui possiamo agire con amore, coerenza e responsabilità, trasformando il nostro impegno in un atto rivoluzionario di speranza. Come hai scritto, siamo davvero intrecciati a quel passato, e il futuro che lui immaginava si costruisce proprio sulla consapevolezza e sull'umiltà che possiamo, e dobbiamo, coltivare. Grazie per questa riflessione profonda!

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  5. Ecologia e "socialismo" sono in gran parte incompatibili.
    È noto che esistette una corrente ecologica nel nazionalsocialismo che si rifaceva al culto della natura caratterizzante il paganesimo ispiratore.
    Molti sinistroidi utilizzano l'epiteto di "econazi" per disprezzo nei confronti degli ecologisti non comunisti, ora non-arcobalenghi.

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    1. Il tema che sollevi è complesso e interessante, poiché evidenzia le diverse sfumature di un movimento che, pur condividendo alcuni obiettivi, può avere radici e interpretazioni molto diverse. È vero che il nazionalsocialismo ha cercato di associare l’ecologia a un ritorno a una natura idealizzata, ma questo non implica che l'ecologismo, come lo intendiamo oggi, debba essere compatibile con ideologie autoritarie o totalitarie. L'ecologia, al contrario, può e deve abbracciare una visione inclusiva e solidale che promuove il benessere di tutti, senza cadere in divisioni ideologiche rigide. Purtroppo, come accade spesso con i dibattiti ideologici, etichette come "econazi" possono contribuire più alla polarizzazione che a una discussione costruttiva sul futuro dell’ambiente.

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  6. Custode consapevole e rispettoso. Tutto sta in queste poche parole. Se solo l'essere umano le ascoltasse! Esistono persone che rispettano la natura, non tutti sono così irresponsabili, ma bastano pochi per provocare immani disastri. Basti pensare ai piromani che incendiano boschi e foreste, a quelli che lasciano in giro plastica e rifiuti di ogni tipo. Che fare? Noi, come insegnanti, educhiamo. Io, come madre, ho educato. Ciascuno dovrebbe fare la sua parte.

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    1. Essere custodi consapevoli e rispettosi della natura è un atto che dovrebbe essere radicato in ognuno di noi, ma purtroppo, come giustamente osservi, bastano pochi a compromettere l'equilibrio fragile che ci circonda. L'educazione, sia da parte degli insegnanti che dei genitori, è fondamentale per trasmettere valori di responsabilità e rispetto. È un impegno che richiede costanza e dedizione, ma è proprio attraverso piccoli gesti quotidiani che possiamo davvero fare la differenza. Se tutti facessimo la nostra parte, potremmo costruire un mondo migliore per le future generazioni. Grazie per aver sollevato questa riflessione!

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  7. Rispettare il pianeta e tutti i suoi abitanti dovrebbe essere il primo comandamento su questa terra. Educare al rispetto lo considero vitale per noi e per chi verrà dopo di noi.

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    1. Il rispetto per il pianeta e per tutte le forme di vita che lo abitano dovrebbe essere davvero al centro delle nostre azioni quotidiane. Educare al rispetto è essenziale non solo per garantire un futuro sostenibile, ma anche per trasmettere ai più giovani valori fondamentali di cura e responsabilità. Ogni passo verso un mondo più rispettoso è un dono per chi verrà dopo di noi, e solo insieme possiamo costruire un futuro in armonia con la Terra. Grazie per questa riflessione così profonda e urgente!

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  8. Questa frase di Bonhoeffer andrebbe pronunciata tutte le mattine e insegnata nelle scuole
    Purtroppo la politica che abbiamo avviato legata al consumiamo di fatto è l' esatto contrario.
    Qual'e il ruolo dell' uomo su questa terra, qual'e il nostro scopo reale se non quello di custodirla e proggerla?

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    1. ... soprattutto educando nelle famiglie Stefania,non dimentichiamo che hanno un ruolo che non va delegato alla scuola o a chi per loro ,ma affiancato.Perdona 🙏

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    2. La frase di Bonhoeffer, con la sua profondità, invita a una riflessione sul nostro ruolo di custodi della Terra, un ruolo che sembra essere sempre più dimenticato a favore di un consumismo sfrenato che non tiene conto delle risorse finite del nostro pianeta. Il nostro scopo, come esseri umani, dovrebbe essere quello di proteggere e rispettare l’ambiente che ci ospita, custodendolo per le generazioni future. Invece, spesso ci troviamo a sfruttare ciò che ci è stato dato senza riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni. L’educazione, ancora una volta, è la chiave per cambiare questa mentalità, insegnando fin da piccoli a vivere in armonia con la natura e a riconoscere il nostro ruolo di protezione e responsabilità verso di essa.

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    3. La famiglia gioca un ruolo fondamentale nell’educazione e nella formazione dei valori, e non può essere delegato ad altri. È proprio nelle mura domestiche che si plasmano le basi del rispetto per la natura e per gli altri. L’insegnamento della responsabilità, dell’amore per l’ambiente e dell’importanza del custodirlo dovrebbe partire dalla famiglia, affiancato dall’aiuto della scuola e della comunità. Solo con un impegno condiviso tra tutte le dimensioni della vita possiamo davvero sperare di fare la differenza. Grazie per averlo sottolineato!

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